11 maggio 2007
Lo Sciacchetr224 232180 un vino dolce o meglio amabile con un particolare equilibrio di note dolci e salate il suo nome deriva dal dialetto ligure ed indica lo schiacciare l180uva (sciac) ed il togliere le vinacce durante la fermentazione (tra) E’ prodotto da uve selezionate di Bosco Albarola e Vermentino le stesse uve utilizzate per la produzione del bianco secco lasciate per lungo tempo ad appassire sui graticci L180 appassimento avviene all180 ombra al riparo quindi dall180 azione diretta dei raggi solari affinch233 si ottenga la concentrazione degli zuccheri senza pregiudicare l180 equilibrio complessivo del vino Lo Sciacchetr224 e180 un prodotto esclusivo nella zona delle Cinque Terre e nasce da vitigni coltivati su terreni difficili quasi a picco sul mare per ottenere una sola bottiglia di questo prezioso vino ambrato e ricco di bouquet sono necessari 18-20 kg di uva Il disciplinare della DOC prevede un invecchiamento minimo di 12 mesi (durante i quali il vino e180 sottoposto a diversi travasi in piccole botti) ed una gradazione alcolica minima di 17176 Per la tipologia “Riserva” l’invecchiamento minimo 232 di 3 anni Si presenta alla vista di colore oro antico con piacevoli riflessi ambrati limpido e di esuberante consistenza Al naso di presenta molto intenso e persistente con decisi sentori di fichi arancia candita e albicocca matura In bocca offre una struttura molto complessa con evidenti sensazioni dolci mai stucchevoli Vino raro e da meditazione il Cinqueterre Sciacchetr224 232 un ottimo accompagnamento per dolci semplici e tradizionali ma altrettanto particolare con un ottimo formaggio erborinato di lunga stagionatura come Il Gorgonzola Santi Gran Sapore DOP formaggio di alta qualit224 dal sapore deciso e dalla struttura consistente ottenute anche grazie ad una accurata stagionatura di oltre 90 giorni Lo Sciacchetr224 232 un vino simbolo per la Liguria e soprattutto per quella piccola ma unica parte di essa - le Cinque Terre - considerata patrimonio dell180umanit224 dall180UNESCO una tradizione antica di appassimento sui graticci Appassimento che fino a qualche anno fa veniva condotto addirittura in casa dagli stessi vignaioli del luogo non ancora ben attrezzati con moderne strutture Questo esemplare presentato in una sobria ma piacevole confezione in cartone seguita dall180immancabile etichetta scritta in stampatello si presenta nel calice di un bellisimo color giallo dorato con riflessi ambra limpidissimo e di consistenza oserei dire didattica Il naso dopo un brevissimo accenno di volatile che sparisce quasi immediatamente con adeguata ossigenazione si apre in un ventaglio di profumi ampio quanto intenso Su tutto una piacevolissima nota di mela cotogna poi seguita da albicocca pesca e fico secco il tutto in un quadro di generale freschezza tanto 232 vero che a snellire il quadro trovi anche una nota fresca di cedro In bocca anche qui molto intenso e persistente rivela grande piacevolezza e bevibilit224 Il grande apporto zucherino infatti 232 ben stemperato da un nerbo acido deciso e dalla grandissima mineralit224 conferita dai terreni e dalla vicinanza del mare Di grande equilibrio gustativo il sorso invoglia di continuo alla beva Non raggiunge il massimo punteggio solo per quell180incertezza all180olfattivo all180apertura e per un prezzo che seppur in linea con il prodotto il mercato la quantit224 prodotta 232 pur sempre molto oneroso per il consumatore In enoteca intorno ai 52 euro la bottiglia da 0375 l in linea con la nicchia che rappresenta questo ambitissimo prodotto Sciacchetr224: Origini del nome La trattativa con il commerciante di vini che s180era svolta in cantina era ormai conclusa c180era l180accordo sul prezzo Fu allora che il mercante formul242 l180ultima richiesta: 180avete da darmi due bottiglie di sciacatra180 gt aggiunse gt Sentenzi242 nonno Bernardo Sgattaiolai contento fuori dalla cantina nonno era stato all180altezza anche di fronte a quella parola nuova cosi difficile per me bambino Riposi quel ricordo in uno dei cassetti della memoria che poi nel corso della vita ti capita sempre di riaprire Ripensandoci oggi deduco: era ovvio che il Genovese aveva confuso il significato del nome sciacchetr224 con il gesto che aveva visto compiere decine forse centinaia di volte dai contadini delle cinque terre durate le sue trattative 180sciacca180 schiaccia e 180metatra 180 metti dietro la botte 180Sono i parroci che lo chiamano sceccatras180 aveva detto il nonno ma perch233 La tradizione voleva che ogni famiglia per un mese provvedesse a fornire alla parrocchia il vino necessario per la consacrazione Naturalmente si forniva il vino migliore il 180refursa180 vino che nel corso della cerimonia religiosa simboleggia il sangue di Cristo e diviene dunque il vino di Dio E180 possibile che il misterioso nome derivi dalla bibbia o dall180antico testamento Nome che forse unito al gesto che parroci e contadini compivano per custodire quel bene prezioso potrebbe aver dato origine all180attuale: sciacchetr224 Walter De Batte quando parla dell180origine del nome sciacchtr224 la fa risalire ad epoche remote 180Credo che l180origine sia riferita al termine semitico 180shekar180 col quale nella Palestina di 3000 anni fa venivano definite le bevande fermentate180 Ma il primo ad introdurre in forma scritta un nome simile all180attuale sciacchetr224 fu Telemaco Signorini Il pittore nelle sue memorie su Riomaggiore cita pi249 volte il vino prodotto da queste parti definedolo buon vino ma si sofferma anche nella descrizione del passito 180 A settmbre dopo la vendemmia si stendono le miglio uve al sole per ottenere il rinforzato o lo sciaccatras che cos236 232 chiamato un vino squisitissimo 180 Nonno Bernardo affermava che fossero i preti a chiamarlo Sceccatras 180noi lo chiamiamo refurs224180 Signorini scrive verso la fine dell180ottocento che rinforzato e sciaccatras sono la stessa cosa Walter ritiene che il nome derivi da un termine semitico 180shekar180 Tutti sono d180accordo sul fatto: si tratta d180un vino SQUISITISSIMO Tratto dai racconti della 180cantina der vin bun180 Come si f224: Si ricava da uve provenienti dal vitigno autoctono di bosco con l180aggiunta di piccole quantit224 di arbarola e vermentino Poste a passire almeno sino al primo novembre in ambiente asciutto e ventilato Poi pigiato e lasciato fermentare per 21 giorni travasato e lasciato affinare per almeno un anno [Prosegue]
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